Il mercato nei servizi assistenziali:
analisi economica della riforma
assistenziale in Inghilterra
I servizi sociali in Inghilterra negli ultimi 20 anni ha presentato molti
cambiamenti come la creazione del welfare state ma con il governo Thatcher si
sono creati dei mercati per l'erogazione dei servizi sociali erogati attraverso
un mix di organismi pubblici di volontariato e privati. In realtà fino al 1993
i cittadini tramite erogazioni economiche usufruivano dell'assistenza
residenziale nel settore privato. In seguito le prestazioni economiche della sicurezza
sociale tipo gli assegni di maternità o altro furono trasferite ai dipartimenti
dei servizi sociali degli enti locali. Quindi in Inghilterra l'assistenza
sociale è divisa in dipartimenti dove l'amministrazione centrale ha un ruolo di
leadership.le prestazioni erogate includono assistenza nei centri diurni a
domicilio, e residenziali e da alcune analisi si è notato che l'assistenza
residenziale negli anni 90 è aumentata mentre è diminuita l'assistenza
domiciliare. Altre analisi dimostrano inoltre che la spesa pubblica riguardo le
prestazioni sociali degli ultimi 10 anni è cresciuta notevolmente.
Nel 1990 con la legge della community care le nuove politiche erano quelle di
promuovere la possibilità di scelta e l'indipendenza degli utenti e i cambiamenti
della legge si riducono in 5 punti:
dai servizi istituzionalizzati a quelli comunitari
dalle decisioni guidate dai servizi a quelle guidate dai bisogni
dal monopolio dei servizi pubbliuci all'economia mista
dal finanziamento centralizzato a quello decentrato localmente
dala competenza del servizio sanitario nazionale a quelle dell'amministrazione
locale.
L'economia mista dell'assistenza si presenta in Inghilerra verso gli anni 80.
inoltre n questo periodo il ruolo degli enti locali è stato redefinito dal
governo centrale riguardo i compiti organizzativi e di acquisto anziché quelli
di erogazioni di prestazioni, il ruolo è quello di “assicurare le condizioni
per”. L'ambito dei servizi socio – assistenziali è stato l'ultimo ad essere
attribuito agli enti locali. In seguito i dipartimenti dei servizi sociali
iniziarano ad essere intesi come i sostenitori del mercato ossia acquirenti di
assistenza all'interno dio un mercato di erogatori in concorrenza fra di loro e
come manager di queste erogazioni, con particolare attenzione a quelle del
settore privato. Il libro bianco inoltre insiste sull'importanza delle
partership.
Parlando del sistema socio assistenziale presenta questa struttura che si
divide in attori e processi:
ATTORI:
acquirenti: stabiliscono l'accesso e i bisogni di servizi delle persone in
difficoltà e sono responsabili di assicurare che le prestazioni siano
accessibili
erogatori: organismi che producono prestazioni a favore dell'utente e si
dividono in:
1) pubblico: comprende gli enti locali
2) volontariato: comprende gli organismi formali
3) privato: comprende le erogazioni private
3) informale. Comprende gli individui tipo la famiglia i carer
finanziatori: gruppo che si divide in tre particolare
1)pubblico: lo stato raccoglie i fondi relativi
2)privato: si traducono in donazioni volontarie
3)individui vari. Riguarda il patrimonio personale
PROCESSI
pianificazione: riguarda la definizione dei bisogni degli utenti
acquisto:garantire agli utenti interventi e prestazioni
produzione: produrre e assemblare erogazioni e prestazioni
finanziamento. Processo attraverso il quale si mobilitano risorse per
l'erogazione di servizi e prestazioni
Un ulteriore distinzione può essere effettuata attraverso 4 percorsi:
percorso 1: tramite i finanziamenti del governo centrale, l'ente locale
distribuisce le risorse ai manager dei servizi sociali che erogheranno a loro
volta prestazioni varie.
Percorso 2: gli organismi di beneficenza si occupano della raccolta fondi per
l'acquiso delle prestazioni
percorso 3: i singoli acquistano prestazioni tramite un proprio reddito
percorso4: i singoli fanno richiesta al ministero della sicurezza sociale
sussidi per erogazioni private.
La regolamentazione dei servizi sociali deriva dalla legislazione e da altre
prescrizioni del governo centrale ed è esercitata attraverso l'ispettorato sui
servizi sociali un organismo del ministero della sanità e a livello locale si
possono evidenziare le nuove unità ispettive separate che appartengono all'ente
locale e hanno il compito di ispezionare tutti i settori di erogazione privati
o volontariati. Attualmente si evidenzia la mancanza di indipendenza dal
momento che queste unità ispettive dipendono dall'ente locale o dalla struttura
sanitaria, una mancanza di omogeneità dovuta alla distinzione tra enti locali e
unità che dipendano da autorità sanitarie , infine la mancanza di uniformità
per indicare la forte dipendenza del grande numero di unità ispettive.
Per quanto riguarda ancora la regolamentazione vi sono forme di
autoregolamentazione di provider che predispongono codici di comportamento e
infine la regolamentazione prodotta dalle decisioni dei tribunali.
Riguardo la riforma si presentano 2 fasi pre – riforma e post – riforma del
1993.
PRIMA:
1.i posti nelle strutture residenziali aumentano ma sono declinati dopo
2.i livelli erogativi sono rimasti stabiliscono
il settore privato è in diminuzione
il settore pubblico è in aumento
DOPO
il settore privato è in aumento
il settore pubblico è in diminuzione
Riguardo i mercati ne esistono vari con condizioni differenti:
1)mercato assistenziale: è sia un mercato estero che interno, sono gestiti e
per far si che si assicuri una transizione dolce per evitare brusche
interruzioni dell'offerta all'utenza.
2)dipartimenti dei servizi sociali: incentivano e contengono l'offerta del
settore privato, essi devono cercare di ridurre interventi residenziali e
promuovere interventi domiciliari
3)i nuovi mercati della care hanno delle caratteristiche sia politiche che
economiche.
A luce di tutto questo i mercati aprono la via per sostituirsi all'erogazione
pubblica dei servizi, secondo un modelli burocratico in base a criteri
economici.
R.M.
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