Chi è l'Assistente Sociale

Chi è l'Assistente Sociale? 

Esiste in giro una falsa convinzione su chi sia un'Assistente Sociale.

C'è chi crede nella "donna/uomo caritatevole" o nella classica ,ahimè, figura cinematografica dell'Assistente Sociale "che prende in custodia minori, strappandoli alle famiglie di origine" o chi ad oggi confonde l'Assistente Sociale con "l'infermiere, l'Operatore sociosanitario, l'operatore socio assistenziale ecc...". 

La confusione è tanta, allora iniziamo a fare un pò di chiarezza..


Dare un’esatta definizione di assistente sociale appare difficile per quanto riguarda la sua identità, i metodi e le tecniche utilizzate e le finalità perseguite.
Innanzitutto, intendiamo per servizio sociale, attività entro cui si colloca l'assistente sociale, ogni forma d’intervento finalizzato a promuovere cambiamenti negli atteggiamenti e comportamenti di singoli individui, gruppi o comunità; mentre l’assistente sociale ha una sua valenza professionale educativa e di socializzazione.
Tuttavia il lavoro dell’assistente sociale può avere diverse valenze.
L’intervento di servizio sociale nasce da uno stato di bisogno,espresso da una persona o famiglia o comunità di persone, fruibile a un intervento professionale, un progetto per mandato istituzionale, espresso da un ASL, da un Ente Locale, da un’associazione di volontariato, da una parrocchia ecc.. che chiede all’assistente sociale di fare promozione e prevenzione, ovvero di contrastare comportamenti ritenuti dannosi per i giovani e per la comunità;di aprire un dialogo tra mondo giovanile e mondo adulto;di sviluppare processi di partecipazione.
Ma non sempre mandati istituzionali e progetti sociali contengono indicazioni precise circa gli obiettivi da perseguire,ma dietro ogni intervento c’è una dichiarazione di intenti che guida l’azione.
L’intervento dell’assistente sociale si pone tra i due termini accettazione e cambiamento.
Il concetto di accettazione, che è la modalità più utilizzata dall’assistente sociale, è considerato l’accesso ad una relazione dove l’utente non si senta giudicato e contiene in sé un’intenzionalità di cambiamento e miglioramento.
L’unico cambiamento ritenuto possibile è che gli utenti possano accettare la loro identità di diversi, emarginati e svantaggiati.
Ma ad un livello successivo c’è il far conoscere agli utenti i bisogni e i diritti, secondo le regole del sistema sociale.
L’assistente sociale si pone in modi diversi:
c’è chi si pone come informatore neutrale;
chi propone di promuovere alcuni valori base (partecipazione, socializzazione ecc);
chi si identifica come funzione paterna  di mediatore tra problematiche personali ed esigenze collettive;
chi ipotizza una proposta di valori, modelli di vita;
chi infine tende ad un’azione di cambiamento personalizzata con obiettivi specifici.

R.M.

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