giovedì 2 aprile 2015

IL CASE MANAGEMENT NEL SERVIZIO SOCIALE: valutazione dell’esperienza britannica Malcom Payne

IL CASE MANAGEMENT NEL SERVIZIO SOCIALE:valutazione dell’esperienza britannicaMalcom Payne


Case management (gestione del caso nasce negli USA negli anni’ 70, trova applicazione in Gran Bretagna negli anni ‘ 80 ed è stata adottata come elemento della community care britannica nel corso degli anni ‘ 90. Il case management trae origini dai servizi statunitensi a favore dei malati di mente  e si basa su 5 elementi:
-          VALUTAZIONE INIZIALE (bisogni dell’utente – ASSESSMENT);
-          COSTRUZIONE DI UN PIANO ASSISTENZIALE INDIVIDUALIZZATO (Care planning);
-          INTERVENTO O ATTUAZIONE DEL PROGETTO, permettono la creazione pacchetto di servizi con l’utente:
-          MONITORAGGIO ;
-          VALUTAZIONE CONCLUSIVA (evalutation) o VERIFICA.
Il processo è circolare e prende avvio da una valutazione dei bisogni dell’utente. Vi sono 3 elementi che distinguono la pratica professionale degli assistenti sociali dal case management:
  1. ASSESSMENT, l’operatore esamina i bisogni dell’utente secondo una prospettiva predeterminata, cioè una teoria che indica ciò che è importante osservare . L’assistente sociale effettua l’assessment a partire dalle risorse che il suo ente può offrire;
  2. concetto di “PACCHETTO DEI SERVIZI” ovvero una serie di prestazioni in base ai bisogni valutati, quindi un pacchetto differente per ogni utente;
  3. MONITORAGGIO E VERIFICA: nel caso del monitoraggio la prestazione del servizio viene erogata fino a quando se ne richiede la conclusione. Nel caso della verifica le prestazioni finiscono con la conclusione dell’intervento.
E’ possibile identificare 3 approcci di Case Management:
  1. IMPRENDITORIALE, attribuisce la responsabilità di comporre un pacchetto di servizi a favore degli utenti ad un operatore il cui compito è quello di costruire un pacchetto di servizi;
  2. INTERMEDIAZIONE, permette ad un manager di consigliare e sostenere i clienti nella ricerca di servizi appropriati (o affiancamento) ai loro bisogni;
  3. MULTIPROFESSIONALE, si occupa dell’organizzazione di un servizio erogato da operatori professionisti.
Queste diverse forme di Case Management possono sovrapporsi ed interconnettersi.
Dal momento che questi 3 approcci sembrano appropriati ad affrontare i bisogni di particolari categorie di utenti, in Gran Bretagna questi 3 approcci sono stati applicati a differenti organizzazioni di servizi:
-          Modello imprenditoriale è stato raccomandato per l’attuazione della riforma della community care. Incoraggia la destituzionalizzazione dei pazienti da ospedale verso ambienti comunitari per evitare che le persone anziane siano ricoverati in istituti, favorendo amici e parenti con una retribuzione. In questo modo gli anziani erano più soddisfatti rispetto a coloro che si trovavano in istituto.
-          Modello di intermediazione è preferito dalle organizzazioni volontarie che si occupano di persone con disabilità fisiche. In precedenza per il modello medico la disabilità era vista come una sfortuna che non permetteva di avere una vita normale. Il modello sociale propone che la vita con un handicap fisico può essere valida ed apprezzata, i disabili possono rafforzare la loro indipendenza e migliorare il controllo sulla loro persona.

-          Modello Multiprofessionale è risultatao attivo nei servizi a favore delle persone malate di mente, in quanto tali servizi hanno sempre coinvolto numerosi operatori all’interno degli ospedali psichiatrici anche quando i malati sono stati dimessi dagli ospedali e trattati nella comunità.
R.M.

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