venerdì 27 marzo 2015

Politica Sociale

Politica sociale


La politica sociale è l’insieme di regole e principi fatte dalle istituzioni (sia nazionali che europee) che disciplinano tutti quei settori che hanno una valenza nella vita del cittadino, quindi la politica sociale potrebbe essere definita come tutto ciò che lo stato fa per il benessere del cittadino, dove lo stato dovrebbe essere l unico produttore di benessere sociale, ma nella nostra società odierna ci sono anche alti attori sociali che contribuiscono al  benessere es. il terzo settore, privati, famiglia…e lo stato interviene solo attraverso la creazione di norme per regolamentare l’intervento di tali attori sociali. In conclusione definiamo la Politica Sociale come :  “ l’insieme di specifiche norme con cui le varie nazioni o stati distribuiscono il benessere ai cittadini attraverso gli attori sociali ed è anche quell’insieme di norme che regolano  le relazioni tra i diversi attori sociali.
In campo internazionale si sono distinti 2 aspetti tra le varie possibilità di studiare la politica sociale:  1-  in campo Politico Istituzionale insieme di principi che regolano le norme di politica sociale; 2- in campo economico strutturale relativo al mercato e ai modi d’intervento.
Prima di individuare i settori d’intervento della politica sociale dobbiamo far riferimento al pacchetto dei diritti sociali di cittadinanza dove per CITTADINANZA si intende essere titolari di una serie di situazioni giuridiche soggettivi es. capacità di agire, senso di appartenenza alla nazione….mentre per DIRITTI SOCIALI si intende quei diritti collegati allo status di cittadino e si trovano nella costituzione es. l’uguaglianza, diritto alla salute al lavoro….ed all’interno della costituzioni li possiamo suddividere in :
-diritti civili e politici(votare e farsi votare),
-diritti sociali fondamentali(istruzione,salute,lavoro,assistenza…),
-diritti per il sostegno del reddito(pensioni,sussidi..).
I vari settori dove interviene la Politica Sociale sono :
-Diritto alla Salute dove le politiche sanitarie si dividono in prestazioni di servizi(assistenza medica sanitaria,assistenza ospedaliera, farmaci gratuiti..) e prestazioni in denaro(relativa a quelle persone escluse dal lavoro che devono pagare ogni cosa per avere assistenza sanitaria). Esistono poi anche due modelli di politica sanitaria:
1- servizio sanitario nazionale (gestito dallo stato  ed è finanziato dalle entrate fiscali..italiano)
2- modello assicurativo( quello americano che prevede che ci siano + enti gestori che gestiscono i finanziamenti dei privati es. assicurazioni private pagate dai cittadini).
-Assistenza Sociale sono gli aiuti  forniti a persone o famiglie che risultino essere socialmente deboli cioè con in grado di assolvere da solo ai propri bisogni sia materiali che non.
-Politiche Attive per il Lavoro sono politiche che creano lavoro per ridurre la disoccupazione soprattutto dei giovani portatori di handicap, di donne… es. attraverso corsi di formazioni, prestiti d’onore….
-Politiche Passive di Lavoro sono quelle politiche legate a coloro che vengono definiti ammortizzatori sociali (quelli istituti che tutelano la persona in periodi particolari della vita  come ad es. coloro che lavorano per poco tempo e dopo perdono il lavoro anno diritto alla disoccupazione, o le varie assicurazioni contro gli infortuni, per maternità…) questi fanno parte della SICUREZZA SOCIALE che sono tutte quelle manifestazioni legate al sostegno del reddito attraverso una compartecipazione da parte del lavoratore  per far fronte a quelle emergenze negative della vita. Il concetto di sicurezza sociale è nato quando c’e stato l inserimento delle prime forme di assicurazioni sociali che inizialmente coprivano le categorie + vulnerabili verso la fine dell’800 quando nasce lo stato assistenziale a seguito di tutte quelle manifestazioni quali l’industrializzazione che vennero istituite queste forme di assicurazioni sociali per tutelare gli operai  e le loro famiglie in caso di problemi.
-Istruzione lo stato si fa garante del sistema di istruzione ma può accadere come in America che si da la possibilità di avere scuole private finanziate da privati cittadini, in Italia con la legge Berlinguer 62/2000 si è reso il sistema scolastico da unitario (solo statale) a misto cioè accanto a scuole statali vi sono anche quelle dei privati dette Paritarie che sono diventate equipollenti alle statali hanno cioè gli stessi diritti ed obblighi delle statali.

-Politiche Ambientali sono tutti quegli interventi che intendono realizzarsi per il miglioramento dell’ambiente es. diminuire l’ inquinamento….

Storia della politica sociale

La Politica sociale nasce in relazione alle cosiddette POOR LAWES (leggi x i poveri) fatte in Inghilterra nel 1601 dalla regina Elisabetta I queste leggi erano repressive e  costituivano una misura di controllo sociale cercando di dare qualcosa in denaro ai poveri per non farli medicare più.
La POOR Law attraverso i test di povertà accentrava le cause di povertà e verificava se i poveri erano realmente impossibilitati al lavoro, se erano poveri validi, cioè se erano coloro che si rifiutavano al lavoro che gli veniva offerto e di conseguenza venivano penalizzati; oppure se erano poveri invalidi.
 Alla fine dell’800 nasce il Welfare State , vengono introdotte le assicurazioni sociali, ossia una forma di intervento pubblico basato sull’erogazione di prestazioni standardizzate (vecchiaia, invalidità, infortuni, malattia, disoccupazione, maternità).  Il 1° modello di Welfare State  nasce in Germania con Bismark nel 1893 era caratterizzato dalle cosiddette assicurazioni sociali,  cioè piani assicurativi obbligatori inizialmente limitati alle categorie operaie a basso reddito, questo modello viene detto anche modello occupazionale con finalità di controllo sulla classe operaia quindi sull’occupazione chi non lavorava non aveva niente nessuna garanzia, mentre chi lavorava veniva tutelato di più ed aveva più diritti, sul quadro di questa logica  nasce quindi in contemporanea il concetto di Sicurezza Sociale all’inizio del 900 composta da tutte quelle manifestazioni legate al sostegno da parte del lavoratore e del datore di lavoro per far fronte a quelle emergenze negative della vita che potevano accadere qui il livello di spesa pubblica sono medi. Successivamente ci si rese conto che bisogna garantire i diritti a tutti i cittadini e non solo quelli della classe operaia cosi nasce la cosiddetta Protezione Sociale  quel complesso di interventi che integrano la sicurezza sociale rivolta anche ai cittadini che non hanno occupazione garantire anche a chi non lavorava sostegno es. famiglie  con disabili, anziani… e nel 1942 Lord Beveridge afferma che non è possibile basare tutto il sistema sociale sul modello occupazionale bisogna creare un'unica redistribuzione basato su di un modello universalistico  cioè un modello sociale generalizzato per tutti sia persone occupate che non occupate bisogna tutelare tutti i cittadini attingendo le proprie risorse in un unico bacino di redistribuzione. Il livello di spesa pubblica  è molto alto addirittura si prevede il cosiddetto Deficit Spending deriva da una teoria Keinesiana secondo la quale aumentando il livello di spesa pubblica di uno stato di conseguenza aumenta la domanda di bisogni ed allora lo stato non potrà far fronte a questa spesa per tutti, cosi egli  emetterà obbligazioni (titoli di stato)  sono dei prestiti che comprati dai cittadini, banche o stati serviranno per far fronte alle varie richieste di bisogno di tutti i cittadini. I vari modelli di W. S. che attualmente sono in vigore in Europa sono :
-Modello universalistico  detto anche modello istituzionale- redistributivo, in esso i programmi pubblici di Welfare favoriscono prestazioni universali sulla base del principio del bisogno. Esso si trova nei  paesi scandinavi Svezia,Norvegia
-Modello occupazionale detto anche modello meritocratico ed organizzato in base alla capacità contributiva . Esso  si trova nell’Europa continentale Belgio, Germania,Olanda
-modello misto che comprende sia il modello universalistico che comprende il campo sanitario, e  quello  occupazionale comprende il campo previdenziale, si trova  paesi mediterranei Italia, Francia, Spagna.
 Il Welfare State va in crisi nel 1980 per vari motivi:
-debito pubblico alto che non riesce a far fronte alle politiche sociali;
-globalizzazione dei mercati cioè apertura dei mercati che anno permesso che la  produzione  venisse effettuata in altri stati con costi bassissimi creando cosi sviluppo economico in alcuni paesi e non nel paese di origine creando rallentamenti nell’economia interna;
- cambiamento della società nascita delle nuove povertà e delle nuove politiche sociali che hanno prodotto cambiamenti nella percezione individuale facendo passare in primo piano i cosiddetti beni secondari es. viaggi, vestiti firmati.. ed in secondo piano i cosiddetti beni primari es. cibo, casa…;
-cambiamento demografico  meno nascite e + anziani più la popolazione invecchia è maggiore saranno le spese per l’assistenza sanitaria, pensioni determinando problemi di equità tra le generazioni; -immigrazione questo fenomeno è rilevante in quanto al società multirazziale pone problemi di integrazione sia sociale che di cittadinanza in quanto bisognerà erogare + servizi sanitari, servizi sociali….per garantire anche agli immigrati una vita dignitosa;
-modificazione del sistema occupazionale in quanto c’è stato una diminuzione del lavoro della classe operaia adibita alla catena di montaggio ed è venuta a mancare la forza sociale che si occupava delle rivendicazioni sociali. Il nostro modello di Welfare State è:
1-      INNEFFICIENTE i costi sono tali da non essere paragonati ai risultati ottenuti
2-      INIQUO carichi fiscali troppo elevati e mal distribuiti non  uguali per tutti
3-      INNEFFICACE non raggiunge gli obiettivi prefissati.

R.M.

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